TILES ARE SEXY - WHERE DESIGN MEETS SEDUCTION

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Le piastrelle non sono mai state così affascinanti.

Dimenticate la ceramica bidimensionale a cui eravate abituati: le piastrelle di Gruppo Romani hanno rubato la scena al Cersaie 2024, rivelando il loro lato più seducente. “Tiles are sexy”, e non in senso banale. C’è ironia e provocazione dietro questa affermazione, supportata da una campagna di comunicazione intrigante e da uno stand all’avanguardia, che ha invitato i visitatori a scoprire la ceramica in modi nuovi e inaspettati.

Il viaggio delle piastrelle di Gruppo Romani inizia dalle radici. Dai depositi di argilla conservati nei magazzini, passando per il cuore storico di Sassuolo, con i suoi simboli come il Palazzo Ducale e la sede di Confindustria Ceramica, per poi arrivare a Casalgrande, fino al Salone internazionale della ceramica di Bologna. Questo itinerario non è stato casuale: ha mostrato la bellezza e l’unicità di un prodotto che fonde eccellenza italiana, tradizione e innovazione.

Dietro ogni piastrella c’è molto di più di quanto si possa immaginare: dalla selezione delle materie prime alla ricerca sugli impasti, fino alla tradizione artigianale che vive accanto alla produzione industriale. E non dimentichiamo il futuro, rappresentato da tecnologie avanzate e materiali innovativi. Le superfici ceramiche diventano così elementi di design esclusivi, capaci di dare personalità e carattere a qualsiasi spazio. È una fusione perfetta tra passato e futuro, con un tocco di femminilità, presente sia nei processi produttivi che nelle strategie comunicative.

Un’esperienza immersiva.

Lo stand di Gruppo Romani a Cersaie, progettato da Amostudio, ha incarnato alla perfezione il concept “Tiles are sexy”. Un susseguirsi di archi invitava i visitatori a esplorare e perdersi in spazi suggestivi, immersi in colori, texture e richiami artistici. Era un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso il fascino della ceramica, declinata in infinite possibilità.

Tra le novità più attese, la nuova collezione Infinita di Serenissima ha stupito tutti. Frutto di una ricerca continua e di collaborazioni innovative, Infinita è un gres porcellanato effetto cemento disponibile in 13 tinte unite. Ma ciò che lo rende davvero speciale è la sua versatilità: grazie agli architetti di Amostudio, la collezione presenta decori chiamati Geometrie Infinite, con varianti Macro e Micro che offrono combinazioni praticamente senza limiti.

L’arte dietro le piastrelle.

“Il processo creativo per il decoro di Infinita – spiegano i professionisti di Amostudio – nasce nell’ambito più caro all’architetto: quello della natura primigenia e carica di significato del segno grafico. Il tracciamento a mano libera di una linea di grafite, che possiede una sua texture tridimensionale, racchiude in una estrema sintesi espressiva l’interezza dell’idea progettuale. Come in un mosaico al negativo, la linea viene riverberata all’infinito nella geometria di un reticolo cartesiano caratterizzato da diverse personalità cromatiche che dialogano su classiche superfici cementizie.”

A completare la gamma, sei tinte d’accento provenienti dalla collezione Pitrizza di Cerasarda, che combinano tradizione artigianale e produzione industriale per soluzioni sempre originali e innovative.

Milano in ceramica.

Il design italiano, con le sue radici profonde e la sua visione del futuro, è stato celebrato attraverso le collezioni Porta Nuova e City di Cir Manifatture Ceramiche. Ispirate ai mattoncini in clinker degli anni ‘50, queste collezioni raccontano la doppia anima di Milano: polo industriale e laboratorio di innovazione. Il formato pratico 6,5×29 cm diventa un simbolo di versatilità, con Porta Nuova che punta tutto sul colore e City che esplora le potenzialità creative delle superfici ceramiche.

Il mondo di pietra di Cercom.

Per chi ama la pietra, Cercom Ceramiche ha creato un progetto straordinario chiamato Stone Lab. Le superfici effetto pietra sono talmente realistiche che sembrano uscite direttamente dalla natura. Le nuove collezioni Everstone e Stone Vision aggiungono ulteriore fascino: Everstone si ispira alla tessitura grafica di materiali naturali, mentre Stone Vision riproduce l’effetto dei pavimenti antichi, dove le imperfezioni diventano segni di stile.

Il fascino dell’artigianato.

Non poteva mancare Cerasarda, il marchio simbolo della ceramica della Costa Smeralda. La sua artigianalità è stata al centro di uno spazio speciale a Cersaie, separato ma strettamente legato al percorso del Gruppo Romani.

In questa area dedicata, lo storytelling ha raccontato la ricca storia del brand, con un focus specifico sulle sue radici. A rendere il tutto ancora più coinvolgente è stata la performance dal vivo di Thierry Mourot, decoratore di grande talento, che ha dimostrato come nascono i capolavori della ceramica firmata Cerasarda.

Mourot, in una lunga intervista, ha offerto uno sguardo profondo e appassionato su ogni dettaglio delle ceramiche Cerasarda, svelando non solo le tecniche, ma anche l’emozione e l’arte che si celano dietro ciascuna opera. Dagli elementi decorativi ai rivestimenti murali, ogni pezzo racconta una storia di artigianalità pura, in cui la tradizione del passato si fonde con l’eleganza moderna, rendendo ogni superficie una piccola opera d’arte.

La combinazione di superfici per rivestimenti e oggetti d’arredo, curati in ogni minimo dettaglio, ha catturato l’attenzione del pubblico, portandoli a scoprire l’anima più profonda e autentica del marchio. Le sue creazioni non sono solo piastrelle, ma veri e propri gioielli di design, capaci di elevare ogni spazio con il fascino intramontabile dell’arte ceramica sarda.

Se vi siete persi Cersaie 2024 o volete rivivere questa esperienza unica, preparatevi: immagini e video vi faranno dire solo una cosa – “Yes, Tiles Are Sexy!”

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